
n. 136
attraverso i sensi strangusciata
come l’ombra obliqua
nettata in una via d’orizzonte
qui a bere alla fonte
la concretezza d’un’idea
blasfema la totalità
d’una realtà poco serena
su fragili trabocchi so sostare
con le pertiche adescare
il mare in una sola volta
appesa alla cengia della rivolta
della pelle tua immigrato
a casa sua per lavorare
campare in quest’assenza
piena d’infiniti di cuscini affilati in cui
cercare il prezzo dell’ingiustizia
sociale dell’ingiustizia banale
le strane curve della probabilità
del terremoto della certezza
di questo fazzoletto posto
a terra, del dominio
logico stabilito in un istante
mentre amo te che evadi
dal quadrato ontologico
che sai farlo con gli animali
Melampo a tutti i costi
stabilirmi oltre i confini
così come il veggente
fece, tramo l’ordito dell’amore in
Terra.
—
n. 99
ho sospettato che ci fosse il vuoto
ma non si è presentato
ho sospettato che non ci
fossero più chiacchierate
sotto la stella opaca di città
ho sospettato che la musica
si fosse trasferita dove
non c’ero io
ho sospettato perfino che le
solite mestruazioni
sarebbero state clementi,
il cielo interrotto, le
lune non più attraenti
ho sospettato del cuore
delle parole della cura
delle parole della preghiera
delle parole telepatiche
delle risate a parole
delle promesse parole parole
parole
non ho creduto che
non fossero bastoni
lance trappole punizioni
alla lavagna
allora non mi resta
che parlare sempre
dell’aria
fresca che le montagne
incanalano qui
della marea d’aria
che mi ha
immersa sull’albero
maestro della barca
all’ancòra della lingua, mozzo.
—
n. 93
(MUAN SING)
DONNE AKHA
CHE VENDONO OPPIO
E BRACCIALETTI,
UOMINI CHE PRENDONO
BANANE IN CAMBIO
DI FORESTE, VERGINI
TRADITE DAL FUOCO
IMPURO COME
CANCRI SULLE
ABBAGLIANTI RISAIE
MA MENTRE TRUCKETIAMO
SULLE FOGLIE SECCHE
E RADICIRIZOMATICHE
CURATIVE, M’ABBINDOLO
D’AMORE DI FORME.
DONNE CHE PORTANO
FIGLI E PACCHI
ATTACCATI ALLE
MENINGI SENZA
FIANCHI, DONNE
CINESI RADDRIZZANO
LE STRADE DEI COMMERCI
TRA MARINAI ANGLOSASSONI
VIAGGIATORI ON TRACK
E SIMPATICI NIPPONICI
WORKAHOLICI.
TUTTO VERO ACCANTO
A TE SU CARTA DA CULO.
—
n. 137
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n. 130

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